ChatGPT aiuta gli stalker, Gemini pensa solo se glielo chiedi e ByteDance umilia Midjourney
Oggi parliamo di: AI che ti dice dove hai scattato la foto (Instagram incluso), modelli che ragionano su richiesta con budget di pensiero e un nuovo tool per visual che batte GPT-4o e Midjourney
Pillole di AI esce ogni lunedì e sabato con una sola regola: Se una notizia non ti fa risparmiare tempo, migliorare una decisione o cambiare qualcosa nel tuo lavoro... non entra.
Qui trovi solo quello che conta: notizie scelte, spiegate in modo semplice, con il perché ti riguardano e come puoi usarle davvero.
Perché in un mondo pieno di rumore, l’unica vera intelligenza è sapere cosa ignorare.
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La pillola di oggi è stata offerta da:
Guide Gratuite direttamente da OpenAi
OpenAI ha pubblicato tre risorse gratuite fondamentali per chi vuole portare l’intelligenza artificiale dentro la propria azienda, e non solo nei discorsi da caffè. Le trovi qui sotto e sono oro per imprenditori, manager e innovatori.
AI in the Enterprise – Una panoramica chiara su come le aziende stanno già integrando l’AI nei processi chiave. Utile per chi vuole capire dove si sta muovendo il mercato, senza perdersi nei tecnicismi.
Building Agents – Una guida pratica per costruire agenti AI che automatizzano task complessi. Perfetta se stai valutando un assistente virtuale o vuoi scalare un processo ripetitivo.
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Nessuna teoria, solo strumenti pratici per chi vuole davvero usare l’AI.
🎥 15 modelli OpenAI a confronto: quale scegliere (e quando)
Hai aperto ChatGPT e ti ritrovi davanti a un menù con mille modelli dai nomi tutti uguali? Ti capisco.
In questo video ti faccio chiarezza una volta per tutte.
🎯 Ti spiego:
Qual è il modello migliore per scrivere testi
Quale scegliere per analisi complesse e ragionamento
Quali usare per generare codice, immagini o lavorare con prompt visivi
E quali puoi evitare senza rimpianti
📌 È il video da salvare per capire davvero come scegliere il modello giusto in base al task.
👉 Clicca qui per guardarlo:
Spoiler: Non serve provarli tutti. Ti basta scegliere i 3 giusti per l’80% dei tuoi task.
🗞 ChatGPT ora può “leggere” una foto su Instagram e dirti dov’è
OpenAI ha rilasciato i nuovi modelli o3 e o4-mini. La novità che fa esplodere tutto? Riconoscono il luogo da una foto. Anche se è sfocata, tagliata male o fatta al volo. Funziona con insegne, menù, facciate, dettagli minuscoli. Roba da investigatore privato.
Sui social sta spopolando: c’è chi carica foto random su ChatGPT e gli scrive “Dimmi dove siamo”. Tipo GeoGuessr, ma con le tue Stories di Instagram.
Perché ti deve interessare SUBITO
Se usi Instagram per lavoro (travel, food, eventi, local marketing) o anche solo come vetrina personale… questa roba ti tocca. Perché adesso le foto parlano. Letteralmente.
Puoi sfruttarlo per:
trovare location simili a quella del tuo scatto
scoprire il nome di un bar visto in una foto
fare ricerche visive su un competitor
creare contenuti “detective style” che catturano l’attenzione
Ma occhio: se pubblichi foto personali pensando “tanto non si capisce dov’è”... spoiler: si capisce eccome.
Come usarla in pratica
Apri ChatGPT Plus con il modello o3
Carica una foto da Instagram (tua o di altri)
Scrivi:
“Giochiamo a GeoGuessr. Dove pensi sia stata scattata questa foto?”Aspetta la magia: ti dice città, zona, locale, pure lo stile architettonico.
🗞 Gemini 2.5 Flash pensa prima di rispondere (e puoi decidere quanto)
Google ha lanciato Gemini 2.5 Flash, una nuova versione super veloce ma ora con una novità clamorosa: puoi attivare o disattivare il "pensiero" del modello. Letteralmente. Puoi dirgli: “Ragiona bene” oppure “Vai veloce e basta”. E puoi anche decidere quanto deve pensare, impostando un thinking budget.
È il primo modello “ibrido”: si adatta a quello che ti serve — velocità o profondità — e costa molto meno di altri modelli top.
Perché ti cambia il lavoro
Fino a ieri era o qualità o velocità. Con Gemini 2.5 Flash puoi avere tutte e due. Se fai task semplici (traduzioni, info rapide), spegni il pensiero e vai come un razzo. Se devi fare una strategia complessa, un piano editoriale, analisi dati? Accendi il pensiero e lui ragiona. Spezzetta il problema. Pianifica.
Questo ti permette di:
automatizzare processi complessi, ma con controllo
ottimizzare costi/tempi nei progetti AI
testare più versioni dello stesso prompt, con livelli diversi di ragionamento
Come usarlo (subito e bene)
Apri Google AI Studio o Vertex AI
Carica un prompt qualsiasi: da “Dimmi grazie in spagnolo” a “Scrivimi un algoritmo per valutare un foglio Excel con formule incrociate”
Imposta il thinking_budget (da 0 a 24.576 token)
Guarda la differenza: più pensa, più la risposta è articolata e precisa
Per esempio:
0 = fast & cheap: perfetto per caption IG, risposte FAQ, email standard
1024+ = deep reasoning: perfetto per analisi, debug, codici, contenuti long form
🖼 Seedream 3.0: l’AI di ByteDance che fa impallidire Midjourney e GPT-4o
ByteDance ha lanciato Seedream 3.0, un nuovo modello text-to-image che – dicono i benchmark – batte GPT-4o e Midjourney in velocità, qualità e resa tipografica.
Riesce a generare immagini 1K in 3 secondi e supporta il 2K nativo. Ma il vero game changer? Il testo nelle immagini è leggibile il 94% delle volte, anche su prompt densi. Finezza rara.
Come puoi usarlo (e spaccare)
Vuoi creare poster, meme, caroselli o sticker con testo dentro l’immagine? Seedream è il tuo nuovo alleato.
Funziona benissimo anche per ritratti realistici: pelle, capelli, rughe… molto più lifelike rispetto al look “finto plastica” di altri modelli.
Con lo strumento SeedEdit puoi modificare le immagini generate: togliere, cambiare o aggiungere testo senza rovinare tutto.
Usalo per:
branding veloce (senza passare da Canva o Figma)
visual virali per Instagram
materiali promozionali realistici, impattanti e coerenti
Quando ti conviene
Quando hai poco tempo e ti serve una visual con testo leggibile al primo colpo
Quando vuoi più controllo sullo stile (Seedream è molto sensibile alle descrizioni estetiche)
Quando lavori in contesti multilingua (funziona bene anche con il cinese!)
Occhio ai limiti
È ancora in rollout: non è integrato ovunque (per ora disponibile su piattaforme ByteDance)
Alcuni test sono ottimizzati: le performance reali dipendono molto dalla qualità del prompt
SeedEdit è potente, ma non magico: se il testo da rimuovere è sovrapposto a elementi complessi, può lasciare artefatti
Takeaway: se lavori con visuali e testo integrato, Seedream 3.0 può velocizzare il 70% del tuo lavoro grafico. Ma scrivi prompt curati, altrimenti... garbage in, garbage out.
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